Perchè Simply Chiara?
Quando ho deciso di abbandonare la strada del lavoro da dipendente, ho cercato per quasi un mese il nome adatto alle molte professioni che volevo intraprendere: ho fatto davvero molta fatica a trovare la formula perfetta che potesse rappresentarmi al meglio, quella giusta per me.
Le mie molteplici esperienze lavorative e personali erano davvero tanto diverse tra loro: l’unico comune denominatore? I miei occhi, la mia presenza, la mia volontà di dire “sì” ad ogni proposta che mi veniva inoltrata, anche se non esattamente in linea con la mia visione.
Come quella volta che mi sono candidata per lavorare come volontaria all’Expo 2015; o quando mi hanno assunto per eseguire interviste di settore, porta a porta; oppure, quando ho frequentato metà corso di preparazione per diventare agente di polizia locale; o anche quando, nel periodo universitario, ho cercato un gruppo di majorette (sport che ho praticato per 10 anni) solo per avere un po’ di compagnia e passare qualche allenamento insieme e, infine, sono diventata la loro insegnate per un periodo.
Dicevo “sì” a tutto, con una dose d’incoscienza.
Ciò mi ha messo in crisi per un po’: mi sentivo smarrita, come se tutto ciò che avessi fatto fino a quel momento non contasse niente. Non mi sentivo specializzata in nulla.
La seconda difficoltà che ho trovato è stata nelle etichette: all’università mi hanno insegnato che per offrire un prodotto o servizio correttamente, esso deve essere comunicato in modo semplice, chiaro ed esaustivo. Dovevo scegliere una, due, massimo tre parole che mi identificassero in modo completo. Dovevo scegliere un’etichetta e appiccicarmela addosso.
Ovvio, utilizzare il mio nome completo è stata la prima idea che mi è sobbalzata…ma dovevo abbinarci qualcosa per rendere la mia professione “semplice, chiara ed esaustiva” (cit.)
Wedding planner sarebbe stato troppo riduttivo per i servizi che offro; graphic designer impreciso per il mio ruolo; wedding coach…eh? Cosa? Puoi ripetere?
Poi la soluzione.
Un bel giorno, dopo una serata di svago con mio marito, un bicchiere di vino (sì, mi basta poco) e un bel po’ di frustrazione per non essere ancora riuscita nel mio intento, ecco la frase illuminate! “Basta, non ne posso più…io sono questa, tutta intera. Con i miei pregi e i miei difetti, le mie emozioni e le mie competenze…sono semplicemente io”.
Appena un’aggiustatina nel nome che, in inglese, fa più figo e ha una sonorità più dolce e il gioco è fatto…Così è nata Simply Chiara.
Ho deciso, quindi, di inserire la parola “Simply” all’interno del mio brand proprio perché questo è mio superpotere: rendere semplici le cose più complesse e per farlo non riesco ad attivare una sola competenza alla volta….sono “semplicemente” un pacchetto unico composto da tante abilità, esperienze e capacità che, se ben misurate, offrono un servizio esclusivo!
Come una torta, per essere ben fatta, deve avere determinate proprietà: in alcuni strati deve presentare caratteristiche più cremose e avvolgenti, in altri deve essere più croccante e dal sapore forte; deve includere vari gusti, altrimenti diventa noiosa da mangiare; infine, non deve essere solo buona, ma anche bella, invitante e golosa.
Questi sono i miei occhi, lo specchio della mia anima e luccicano ogni volta in cui si parla di sentimenti, di progetti importanti e di sogni da realizzare. Questa sono io, un binomio complementare: Chiara Tadiello è il mio nome all’anagrafe, ma Simply Chiara è il mio approccio alla vita, è la mia filosofia, è la mia visione del mondo.
Ecco che, da questo ballo tra opposti che si integrano, nasce la mia identità grafica.
Ho scelto due font di scrittura complementari: uno di stile calligrafico che esprime la mia anima più romantica e dolce; l’altro è semplice e pulito e rappresenta il mio lato più pratico e organizzativo.
Al centro, un piccolo quadrato ruotato. Nel carattere tipografico onciale, uno dei “font” più antichi, questo simbolo era utilizzato come separatore tra le parole ed è anche chiamato “diamante”. L’ho posto come divisore tra le mie anime e l’ho posizionato centralmente proprio per mantenere il focus sul mio “diamante”, sul perché ho intrapreso questa meravigliosa avventura.
Nella versione a colori, il mio logo si tinge di un rosa antico ad alta saturazione. Una nuance che ritrovo sul mio viso, in particolare sulle guance, soprattutto quando mi guardo allo specchio dopo che un’emozione di gioia e sincera gratitudine mi ha pervaso il cuore. Mi commuovo molto spesso e, chi mi conosce bene, lo sa. Trovo questa reazione davvero spontanea e dolcissima perciò ho scelto di onorarla.
Infine, una cornice, un semplice bordo che delimita il tutto. Ho introdotto questa forma geometrica per indicare un box che contiene tutto ciò che sono e faccio.
Ecco, questa sono io: tante cose, tante definizioni e tante promesse da mantenere, ma quella più importante, la dedico a me.
Mi impegno ad essere coerente col mio istinto, con la mia natura.
Mi impegno a ricordare il mio diamante, la mia missione in questo mondo.
Mi impegno a mettere a servizio tutte le mie competenze a chi sceglierà le mie prestazioni.
Complicare è facile, semplificare è difficile.
Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole:
colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose.
Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare.
(Bruno Munari)
Perchè Simply Chiara?
Quando ho deciso di abbandonare la strada del lavoro da dipendente, ho cercato per quasi un mese il nome adatto alle molte professioni che volevo intraprendere: ho fatto davvero molta fatica a trovare la formula perfetta che potesse rappresentarmi al meglio, quella giusta per me.
Le mie molteplici esperienze lavorative e personali erano davvero tanto diverse tra loro: l’unico comune denominatore? I miei occhi, la mia presenza, la mia volontà di dire “sì” ad ogni proposta che mi veniva inoltrata, anche se non esattamente in linea con la mia visione.
Come quella volta che mi sono candidata per lavorare come volontaria all’Expo 2015; o quando mi hanno assunto per eseguire interviste di settore, porta a porta; oppure, quando ho frequentato metà corso di preparazione per diventare agente di polizia locale; o anche quando, nel periodo universitario, ho cercato un gruppo di majorette (sport che ho praticato per 10 anni) solo per avere un po’ di compagnia e passare qualche allenamento insieme e, infine, sono diventata la loro insegnate per un periodo.
Dicevo “sì” a tutto, con una dose d’incoscienza.
Ciò mi ha messo in crisi per un po’: mi sentivo smarrita, come se tutto ciò che avessi fatto fino a quel momento non contasse niente. Non mi sentivo specializzata in nulla.
La seconda difficoltà che ho trovato è stata nelle etichette: all’università mi hanno insegnato che per offrire un prodotto o servizio correttamente, esso deve essere comunicato in modo semplice, chiaro ed esaustivo. Dovevo scegliere una, due, massimo tre parole che mi identificassero in modo completo. Dovevo scegliere un’etichetta e appiccicarmela addosso.
Ovvio, utilizzare il mio nome completo è stata la prima idea che mi è sobbalzata…ma dovevo abbinarci qualcosa per rendere la mia professione “semplice, chiara ed esaustiva” (cit.)
Wedding planner sarebbe stato troppo riduttivo per i servizi che offro; graphic designer impreciso per il mio ruolo; wedding coach…eh? Cosa? Puoi ripetere?
Poi la soluzione.
Un bel giorno, dopo una serata di svago con mio marito, un bicchiere di vino (sì, mi basta poco) e un bel po’ di frustrazione per non essere ancora riuscita nel mio intento, ecco la frase illuminate! “Basta, non ne posso più…io sono questa, tutta intera. Con i miei pregi e i miei difetti, le mie emozioni e le mie competenze…sono semplicemente io”.
Appena un’aggiustatina nel nome che, in inglese, fa più figo e ha una sonorità più dolce e il gioco è fatto…Così è nata Simply Chiara.
Ho deciso, quindi, di inserire la parola “Simply” all’interno del mio brand proprio perché questo è mio superpotere: rendere semplici le cose più complesse e per farlo non riesco ad attivare una sola competenza alla volta….sono “semplicemente” un pacchetto unico composto da tante abilità, esperienze e capacità che, se ben misurate, offrono un servizio esclusivo!
Come una torta, per essere ben fatta, deve avere determinate proprietà: in alcuni strati deve presentare caratteristiche più cremose e avvolgenti, in altri deve essere più croccante e dal sapore forte; deve includere vari gusti, altrimenti diventa noiosa da mangiare; infine, non deve essere solo buona, ma anche bella, invitante e golosa.
Questi sono i miei occhi, lo specchio della mia anima e luccicano ogni volta in cui si parla di sentimenti, di progetti importanti e di sogni da realizzare. Questa sono io, un binomio complementare: Chiara Tadiello è il mio nome all’anagrafe, ma Simply Chiara è il mio approccio alla vita, è la mia filosofia, è la mia visione del mondo.
Ecco che, da questo ballo tra opposti che si integrano, nasce la mia identità grafica.
Ho scelto due font di scrittura complementari: uno di stile calligrafico che esprime la mia anima più romantica e dolce; l’altro è semplice e pulito e rappresenta il mio lato più pratico e organizzativo.
Al centro, un piccolo quadrato ruotato. Nel carattere tipografico onciale, uno dei “font” più antichi, questo simbolo era utilizzato come separatore tra le parole ed è anche chiamato “diamante”. L’ho posto come divisore tra le mie anime e l’ho posizionato centralmente proprio per mantenere il focus sul mio “diamante”, sul perché ho intrapreso questa meravigliosa avventura.
Nella versione a colori, il mio logo si tinge di un rosa antico ad alta saturazione. Una nuance che ritrovo sul mio viso, in particolare sulle guance, soprattutto quando mi guardo allo specchio dopo che un’emozione di gioia e sincera gratitudine mi ha pervaso il cuore. Mi commuovo molto spesso e, chi mi conosce bene, lo sa. Trovo questa reazione davvero spontanea e dolcissima perciò ho scelto di onorarla.
Infine, una cornice, un semplice bordo che delimita il tutto. Ho introdotto questa forma geometrica per indicare un box che contiene tutto ciò che sono e faccio.
Ecco, questa sono io: tante cose, tante definizioni e tante promesse da mantenere, ma quella più importante, la dedico a me.
Mi impegno ad essere coerente col mio istinto, con la mia natura.
Mi impegno a ricordare il mio diamante, la mia missione in questo mondo.
Mi impegno a mettere a servizio tutte le mie competenze a chi sceglierà le mie prestazioni.